Raggi solari e pelle: cosa sapere e cosa fare per godersi solo il meglio del sole

Nel nostro articolo “Abbronzatura e melanina: perché la pelle si abbronza” abbiamo parlato di raggi UVA e UVB e dei diversi meccanismi con cui entrambi inducono la pigmentazione della pelle. Se i termini UVA e UVB in sé sono largamente noti, meno conosciuto è forse il loro significato. I raggi ultravioletti sono delle radiazioni più piccole e più rapide della luce visibile colorata e costituiscono meno del 5% della radiazione solare, una frazione minuscola di immensa potenza.

I raggi A, gli UVA, sono raggi a onda lunga (400-315 nanometri), mentre i raggi B sono a onda corta (315-280), radiazioni più potenti che aumentano durante l’estate e che sono la causa più diretta delle scottature.

Ci sono poi i raggi C, gli UVC, i più forti, con una lunghezza d’onda inferiore a 280 nanometri. UVC e UVB sono i raggi più pericolosi, anche detti per questo ultravioletti “duri”, perché, avendo una lunghezza d'onda più corta, riescono a penetrare più a fondo nei tessuti. Gran parte degli UVB e degli UVC sono assorbiti dallo strato di ozono presente nell’atmosfera prima di raggiungere la superficie terrestre. Le radiazioni che raggiungono la terra sono poi assorbite in gran parte dai comuni vetri delle finestre, dalle impurità presenti nell’aria o sono filtrati dai tessuti che indossiamo.

Un po’ di radiazione UV, però, filtra sempre e questo è anche un bene, perché una piccola quantità di luce del sole è essenziale per la nostra salute e il nostro umore: la vitamina D, per esempio, utilissima per prevenire osteoporosi, diabete di tipo 1, diversi tipi di tumore, ma anche la depressione, è prodotta dal nostro organismo con l’aiuto della luce del sole, che ne favorisce la sintesi, e ancora, molti microrganismi potenzialmente pericolosi sono uccisi proprio grazie ai raggi del sole ed è questo il motivo per cui i raggi ultravioletti vengono normalmente usati per sterilizzare sale operatorie, strumenti chirurgici e medicali.

Una grande quantità di radiazione UV è però dannosa per la nostra pelle e per la nostra salute, perché oltre a provocare invecchiamento precoce, può causare il cancro. Proteggere correttamente la pelle dalla radiazione solare è quindi fondamentale per non danneggiarla, ma anche per non privarsi dei benefici del sole sulla nostra salute.

Come fare dunque per godersi solo il meglio del sole?

Occorre innanzitutto usare prodotti di protezione adeguati con filtri di buona qualità, da scegliere in base al proprio fototipo, al grado di autoprotezione della pelle (se è già abbronzata o se è alla prima esposizione), alle esigenze di idratazione specifiche e alle zone da proteggere con maggior intensità perché più esposte (orecchie, dorso del piede, ecc.) o perché più delicate e sensibili (nei, cicatrici, contorno occhi e labbra).

Prodotti solari ottimali da soli però non bastano a mantenere la pelle sana, bella e curata nel tempo e ad assicurare un’abbronzatura sana, bella e duratura. Fondamentale è anche una corretta gestione dell’esposizione al sole. Ecco alcune semplici regole di comportamento al sole che vi aiuteranno a godere della vita all’aria aperta in piena libertà, in città e in vacanza, al mare e in montagna:

Evitate il sole di mezzogiorno
State di preferenza all’ombra in caso di radiazione solare intensa
Proteggete la pelle con gli indumenti
Proteggete gli occhi e il contorno occhi con gli occhiali
Proteggete le parti esposte con mezzi di protezione solare adatti
Applicate il prodotto di protezione solare per tempo, almeno mezz'ora prima dell'esposizione
Applicate il prodotto di protezione solare in quantità generosa
Non dimenticatevi di rinnovare la protezione
Ricordatevi che l’applicazione ripetuta non prolunga la durata massima di esposizione al sole
Curate adeguatamente la pelle dopo ogni esposizione al sole